Sabato 18 maggio, dalle ore 17.00, la Shazar Gallery presenta Storie di alterazioni spaziali di Iacopo Pinelli a cura di Domenico de Chirico, la seconda mostra personale del giovane artista di origini bresciane negli spazi di via Scura.
Il percorso espositivo sviluppa un progetto ad hoc sviluppato da oltre un anno, presentando un gruppo di installazioni in cui il concetto di “restauro del tempo” diventa tutela, riscoperta, analisi e cura. Secondo il curatore Domenico de Chirico “L’intera serie di questo nuovo ciclo di opere consiste in una vera e propria riconquista del tempo attraverso piccoli gesti quotidiani di conservazione e catalogazione”. Attraverso l’accostamento tra la materia cara a Pinelli, il cemento, e le tracce organiche da lui raccolte in un lungo processo di attesa e studio, lo scorrere del tempo appare nelle minuzie che riportano al pubblico storie di angoli trascurati, di vuoti su cui posare appendere identità, di passaggi animati e cicli eterni.
In Ask the Dust le cornici in legno riproducono il vuoto creato dai fori che l’artista ha realizzato nel suo studio, preservando la polvere ottenuta e riproponendola come segno tangibile del processo. L’opera Friday evening celebra la consapevolezza dei piccoli gesti quotidiani, catturando i risultati di una ciclica pulizia in oggetti di resina trasparente. Da dove veniamo racconta del lungo recupero dei semi trasportati o digeriti dagli uccelli, mentre Alterazioni spaziali mostra, attraverso lenti d’ingrandimento, il passaggio di piccoli insetti attraverso tracce che segnano alcuni fogli di carta inseriti in porzioni di architettura domestica.
“In “Storie di alterazioni spaziali” tutto è magicamente frutto dell’evoluzione del tempo, della casualità e del desiderio di interagire con altri esseri o elementi e, in questo caso, anche della mano dell’artista…”
Iacopo Pinelli (Gavardo – BS, 1993) vincitore nel 2016 del primo premio New Italian Talent a cura di Flavia Motolese e Mario Napoli, ha subito attirato l’attenzione degli operatori del settore per il suo linguaggio intenso e innovativo. Ha esposto in numerose mostre nazionali (Roma, Torino, Genova) e internazionali (Madrid, Romania), le sue opere fanno parte di importanti collezioni come Collezione Marval (Milano – Berlino), Collezione Kells (Santander, Spagna), Collezione Tuytens ( Bruxelles).